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Autore: ilarialani

Tra movimento sindacale e cooperativo

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La presentazione copromossa da Cgil e Generazioni (giovani Legacoop) è un pretesto per confrontarsi sulle comune radici del movimento sindacale e cooperativo, e riflettere sui giovani e il lavoro che cambia e su come recuperare e innovare le pratiche figlie di questa importante tradizione tradizione.
La presentazione si terrà a Firenze nella sede (non certto causale) del coworking Impact Hub, via Panciatichi 14 (ingresso da via Fantoni) alle ore 18:00.
Parteciperanno Katia de Luca (esecutivo nazionale giovani legacoop), Andrea Brunetti (responsabile giovani Cgil), Francesca Lupo (architetto freelance), modera Riccardo Tagliati (radio Città del Capo).

 

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A noi il welfare, l’educazione alla ministra Lorenzin

Eccoci… riparte l’operazione mobbing contro i giovani cd “bamboccioni” finalizzata a trasferire su di loro la colpa per la difficile transizione verso l’indipendenza e l’età adulta.
In questo caso la crociata viene rivolta contro le giovani donne che vanno “educate” alla maternità e “informate” sul fatto che fare un figlio a 35 anni è troppo tardi. Sono le parole del Ministro della Salute Lorenzin che, qualche giorno fa, in una intervista al quotidiano Avvenire (qui il link), ha proposto “un grande  piano nazionale di fertilità” e afferma che “Il crollo demografico è un crollo non solo economico, ma anche sociale. È una decadenza che va frenata con politiche di comunicazione, di educazione e di scelte sanitarie. Bisogna dire con chiarezza che avere un figlio a trentacinque anni può essere un problema“.

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congresso cgil: alla ricerca della partecipazione

“Perchè non ci serve un leader acclamato dal popolo, ma centinaia di migliaia di leader nei luoghi di lavoro e nel territorio”

Oggi 11 Marzo 2014 ho preso parte al mio ultimo congresso di questo XVII congresso della Cgil. Mi congedo da questa esperienza con una breve riflessione e il racconto di un esperimento.
Sono entrata nella Cgil 10 anni fa e questo è il mio 3° congresso. Il primo l’ho vissuto nel territorio, il secondo alla cgil nazionale. Questa volta ho avuto il privilegio di vederlo da entrambi gli osservatori: quando a Corso Italia ha preso il via il dibattito del gruppo dirigente e poi qualche mese dopo, quando ha varcato la soglia delle fabbriche.
E’ scontato affermare che tra questi due “congressi” c’è un abisso.  La crisi della rappresentanza si misura anche così (e per fortuna abbiamo un radicamento che ci consente ancora di misurarla) e il congresso dovrebbe essere l’occasione per affrontarla.
Ripensandoci fanno sorridere i sovrabbondanti discorsi sulla partecipazione, la discussione libera, il ruolo degli iscritti, l’apertura della nostra organizzazione. Appaiono una intenzione tanto declamata, quanto poco praticata, o forse difficilmente praticabile in queste forme.

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#viviseves: quando la fabbrica fa comunità

La fabbrica è un luogo che appare chiuso, misterioso, quasi una fortezza. Spesso mura e cancelli la separano dalla città.
Eppure la fabbrica caratterizza fortemente il territorio. Dentro c’è un pezzo di storia, fatto di abilità, creatività, tradizioni, artigianalità.
Infatti la fabbrica appartiene alla comunità quando ha una storia forte da raccontare che si tramanda per intere generazioni.
La Seves è una di quelle fabbriche che, nonostante le piccole dimensioni, risponde a queste caratteristiche.

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